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Serie A Enilive 2024/25, il calendario completo della 7ª giornata
Il settimo turno del massimo campionato italiano si apre alle ore 18:30 con Napoli-Como; ore 20:45 Hellas Verona-Venezia. Sabato ore 15 Udinese-Lecce; ore 18 Atalanta-Genoa; ore 20:45 Inter-Torino. Domenica ore 12:30 Juventus-Cagliari; ore 15 Bologna-Parma, Lazio-Empoli; ore 18 Monza-Roma; ore 20:45 Fiorentina-Milan.
Hellas Verona-Venezia, la probabile formazione dei gialloblù
(4-2-3-1) Montipó, Tchatchoua, Magnani, Coppola, Frese; Duda, Belahyane; Livramento, Kastanos, Lazovic; Tengstedt.
Hellas Verona-Venezia, ore 18:45 apertura cancelli stadio Bentegodi
Hellas Verona FC informa che in occasione della gara Hellas Verona-Venezia, valida per la 7ª giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma venerdì 4 ottobre (ore 20.45), i cancelli dello stadio 'Bentegodi' apriranno alle ore 18.45.
Tanti auguri
Buon compleanno a… Attilio Gregori. L’ex portiere dell’Hellas Verona compie 59 anni. Festeggia anche l’ex gialloblù Mauro German Camoranesi.
Buon compleanno
Tanti auguri a… Giangiacomo Magnani. Il difensore dell’Hellas Verona compie 29 anni.
Hellas Verona-Venezia, i gialloblù convocati di Zanetti
Mister Paolo Zanetti ha convocato 26 calciatori per Hellas Verona-Venezia, match valido per la 7ª giornata della Serie A Enilive 2024/25, in programma domani, venerdì 4 ottobre alle ore 20.45, allo stadio 'Bentegodi'.
#VERONAVENEZIA - I CONVOCATI
1 Montipò
3 Frese
4 Daniliuc
5 Faraoni
6 Belahyane
7 Lambourde
8 Lazovic
9 Sarr
11 Tengstedt
12 Bradaric
14 Livramento
15 Okou
17 Sishuba
20 Kastanos
21 Dani Silva
22 Berardi
23 Magnani
33 Duda
34 Perilli
35 Mosquera
38 Tchatchoua
42 Coppola
72 Ajayi
80 Cisse
82 Corradi
87 Ghilardi. Fonte: hellasverona.it
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Hellas Verona-Venezia, i convocati di Di Francesco
Sono 26 i giocatori convocati da mister Eusebio Di Francesco per il match valido per la giornata 7 del campionato di Serie A Enilive 2024/25, che vedrà il Venezia affrontare l’Hellas Verona, domani alle ore 20:45 presso lo Stadio Marcantonio Bentegodi.
Portieri: Bruno Bertinato, Matteo Grandi, Jesse Joronen, Filip Stankovic.
Difensori: Giorgio Altare, Antonio Candela, Franco Carboni, Ridgeciano Haps, Jay Idzes, Richie Sagrado, Marin Sverko, Joel Schingtienne, Michael Svoboda, Francesco Zampano.
Centrocampisti: Magnus Kofod Andersen, Gianluca Busio, Domen Crnigoj, Issa Doumbia, Mikael Ellertsson, Hans Nicolussi Caviglia.
Attaccanti: Saad El Haddad, Christian Gytkjaer, Gaetano Oristanio, Joel Pohjanpalo, Antonio Raimondo, John Yeboah. Fonte: veneziafc.it
Hellas Verona-Venezia, superata quota 25.000. Settore Ospiti: 1131
Per la sfida in programma domani alle ore 20:45 allo stadio Bentegodi, superata quota 25.000. Settore Ospiti chiuso a 1131. Esauriti i settori Poltrone Est, Parterre Est e tutti i livelli di Curva Sud.
Numeri e curiosità di Hellas Verona-Venezia
In occasione del match di domani, venerdì 4 ottobre, Hellas Verona e Venezia si sfideranno per la 7ª volta in Serie A. Il primo incontro nella massima serie tra Hellas Verona e Venezia risale alla stagione 1999/2000, più precisamente al 18 dicembre 1999. La sfida in questione terminò 1-0 in favore dei gialloblù grazie alla rete di Adailton siglata al 55’ su rigore.
L'ultima sfida in Serie A disputata al 'Bentegodi' tra Verona e Venezia risale al 27 febbraio 2022: in quell'occasione il match terminò con il risultato di 3-1 grazie alla tripletta di Simeone (54', 63' e 88') per i gialloblù. Per gli ospiti andò in rete Okereke all'81esimo.
Nell'anno dello Scudetto, Hellas Verona-Venezia non si giocò: il Venezia, durante quella stagione, militava in Serie C2.
L’Hellas Verona ha ricavato sette gol dal reparto offensivo - al pari di Atalanta, Como, Napoli, Parma e Udinese. Solamente la Lazio (8) ne conta di più finora.
I gialloblù hanno segnato esattamente due gol in media a partita nelle sei sfide disputate contro il Venezia in Serie A.
Il Verona ha segnato quattro gol con giocatori subentrati a gara in corso: più di qualsiasi altra squadra nella Serie A in corso.
Mister Paolo Zanetti e Eusebio Di Francesco si sfideranno per la prima volta da allenatori in Serie A.
Nessuno degli ultimi cinque derby veneti in Serie A ha visto un pareggio, con quattro successi della squadra di casa. L’ultima sfida pareggiata tra due formazioni di questa regione è stata Chievo-Hellas Verona del 3 ottobre 2015, che terminò con il risultato di 1-1 grazie alle reti di Pisano e Castro.
Diego Coppola ha intercettato 13 palloni in questa Serie A: solamente Pablo Mari del Monza (14) ha fatto meglio del numero 42 gialloblù finora.
Con un gol e tre assist Darko Lazovic ha già partecipato a quattro reti in questo campionato, trovandosi a una sola partecipazione di distanza da quanto fatto in campionato nella scorsa stagione (tre gol e due assist). In particolare, nelle prime sette presenze stagionali nel massimo campionato aveva trovato al massimo due partecipazioni attive (nel 2015/16 e nel 2018/19, in entrambi i casi con il Genoa).
Sono cinque i giocatori stranieri che hanno segnato almeno un gol e fornito almeno un assist in ciascuna delle ultime quattro stagioni in Serie A (dal 2021/22), due di questi giocano attualmente nell’Hellas Verona: Darko Lazovic e Grigoris Kastanos, insieme a Lautaro Martinez dell'Inter e Rafael Leao e Theo Hernandez del Milan.
Nessun giocatore in questo campionato ha completato più dribbling di Reda Belahyane: 13, al pari di Rafael Leao del Milan e Florian Thauvin dell'Udinese. Fonte: hellasverona.it
Sogliano: “Ogni anno ripartire è difficile. Contro il Venezia, voglio vedere determinazione da parte della squadra”
"Vista l'assenza del mister, dovuta all'incidente in autostrada per cui non riesce a raggiungerci, oggi parlo io. Ci tengo a dire che domani ci aspetta una partita molto difficile. Siamo solo all'inizio, ma abbiamo vissuto gli ultimi due campionati conquistando il nostro obiettivo con grande fatica, lottando fino alla fine in ogni partita. In queste prime sei giornate delle cose sono andate bene e altre no. In questo momento dobbiamo mantenere concentrazione, lucidità, e affrontare partita per partita senza eccessive analisi, quelle le faremo in altri momenti. Domani viene qui a giocare una squadra che farà di tutto per portare a casa il risultato, sarà molto difficile. Come sempre avremo bisogno di un ambiente che ci aiuti. Anche domani i nostri tifosi ci daranno una mano per affrontare al meglio delle nostre possibilità questa sfida. Veniamo da un periodo di infortuni che hanno condizionato questo inizio di campionato. Quella di domani è una partita in cui può succedere di tutto. Da parte mia voglio vedere determinazione, perché dobbiamo pensare di star giocando la partita del campionato, non solamente la settima giornata. Vorrei che la squadra avesse questo atteggiamento, poi vedremo il risultato. Al di là di chi va in campo, delle scelte del mister, io dico sempre che sono tutti fondamentali, chi gioca cinque minuti come chi gioca di più. Per me tutti hanno la stessa importanza. Dobbiamo diventare squadra ma è normale dato che ogni anno ripartiamo da capo in questo senso. Lavoriamo in questa direzione, sempre più uniti giornata dopo giornata".
Direttore come sta Serdar? È lui il giocatore che potrà darvi più equilibrio? "Ha iniziato la parte atletica, sta correndo e sta lavorando per tornare ad avere la giusta condizione fisica che gli permetta di allenarsi a pieno regime. Ora c'è la sosta, affrettare il suo recupero per la partita di domani sarebbe stato solo un rischio. Credo che aumenterà la prossima settimana l'intensità per poi tornare ad essere in gruppo la settimana successiva, per cercare di essere a disposizione per il Monza. Gli infortuni capitano a tutte le squadre. Da noi è stato un po' particolare, perché ha caratterizzato giocatori dello stesso reparto. Quando è così gli infortuni si sentono di più, siamo stati un po' più penalizzati. Come siamo stati anche penalizzati, ma questo anche per colpa nostra, nel giocare in 10 nelle ultime due gare, questo un po' ha condizionato l'esito finale delle partite. Per tanti motivi domani dobbiamo sapere che è una partita in cui fare risultato".
Arriva di nuovo la sosta per le Nazionali, Duda e Suslov ci torneranno subito? "La Nazionale è una cosa bella che porta poi però anche delle problematiche. Quest'anno il calendario è impegnativo da questo punto di vista. Il Club non ha voce in capitolo per determinare se accettare o meno una convocazione. I giocatori sono contenti di andare in Nazionale, e i Club non possono negare le convocazioni. Dobbiamo convivere con questo aspetto, c'è poco da valutare. Le convocazioni vanno accettate, speriamo questa volta di avere meno problematiche rispetto all'ultima sosta. Una sosta dovrebbe permettere di recuperare, di fare gruppo, mentre a settembre noi avevamo solo metà squadra qui a disposizione. Pensiamo comunque a domani che è più importante".
Che giocatore è Lambourde? "Noi prendiamo giocatori giovani, e abbiamo anche un allenatore che ha coraggio nel farli giocare, facciamo di necessità virtù, ma i giovani per giocare devono avere qualcosa. Vanno sicuramente aspettati, a volte costano qualche punto, ma i giovani oggi ci stanno dando tanto, in questi anni ci hanno dato tanto. A me piace chi ha fame, voglia di lottare, di farsi conoscere, le caratteristiche dei giocatori che preferisco sono queste. Lambourde ha delle grandi qualità, grazie al suo agente è arrivato qui a condizioni basse per il suo valore, e il suo ex Club si è tenuto una percentuale sulla rivendita. Lui ha quel qualcosa in più, anche se poi in Italia è difficile affermarsi. In ogni caso chi gioca è perché in allenamento dimostra qualcosa. Lui può fare bene, può crescere, ha già forza nelle gambe, ma ce ne sono altri oltre a lui. Noi ora dobbiamo ritrovare compattezza come squadra, tutti devono mettere il proprio mattoncino. Per fare risultato serve l'aiuto di tutti. Dobbiamo vivere dell'entusiasmo dei giovani, ma abbiamo bisogno di tutta la squadra compatta. Stiamo migliorando ma dobbiamo fare dei passi avanti".
Che campionato sarà? "Il livello di difficoltà ogni anno si alza, ma non lo scopro io. Le neopromosse di quest'anno sono società importanti, hanno fatto squadre che possono competere nelle parti medio-alte della classifica. Ogni anno ripartire è difficile. Arriviamo a fine stagione dopo aver speso tantissimo, ripartire subito non è facile. Chi non vuole ripartire non deve restare qui, a volte è meglio finire bene e andare via perché la cosa più difficile è la consapevolezza che qui c'è da sudare, da lottare, per ottenere il risultato. L'energia nervosa è fondamentale. A noi la danno i tifosi, il nostro stadio, la passione della città. I nostri sono ragazzi che vanno aiutati, che sono già sotto pressione perché come società facciamo capire subito quello che vogliamo. I tifosi ci danno sempre quel qualcosa in più che ci serve. Alla settima giornata sappiamo già che quella di domani è una partita importante vista la difficoltà del campionato".
Siete la squadra più ammonita della Serie A, siete davvero così cattivi? "Per me a volte lo siamo poco. Ci sono state partite in cui abbiamo avuto pochi ammoniti. Contro la Juventus non ne abbiamo avuto uno, una cosa per me assurda per come vedo io il calcio, ma questi sono solo dati. I dati sono importanti ma vanno analizzati bene. Anche a Como abbiamo avuto ammoniti, ma ogni fallo era un'ammonizione, perciò dico che i gialli vanno analizzati. Quello di oggi è un calcio in cui ci sono tanti contatti e dipende dal metro di giudizio dell'arbitro, da quello dipende come viene indirizzata la partita, come si valutano i contrasti. Dipende da chi arbitra".
Andrebbe riguardato il regolamento del VAR secondo lei? "Difficile dire. Penso che come il VAR possa intervenire per segnalare un rosso, dovrebbe poterlo fare anche quando un doppio giallo comporta un cartellino rosso, penso potrebbe intervenire, potrebbe esserci un cambiamento, credo che sarebbe praticabile e razionale. Come si interviene per sanzionare, penso che si potrebbe farlo anche per togliere delle sanzioni".
Come valuta il ritorno Cataldi? "Dopo lo spareggio di Reggio Emilia Massimo ha deciso di seguire Juric per intraprendere un'avventura nuova dopo tanti anni che era qui. Ho sempre detto che uno di noi per stare qui deve essere al 100%, voglio persone al 100% a livello emotivo. Lui è una persona seria. A volte ci sono momenti in cui si ha bisogno di cambiare. Quando sei legato a una maglia a volte si esauriscono le energie nervose. Lo scorso anno abbiamo promosso Matthias, suo allievo, che sta crescendo come professionista e ha fatto un buon lavoro, non abbiamo cercato alternative. Quella del ritorno di Cataldi è stata un'opportunità per il Verona. Lui ha desiderato tornare. Lavorerà con Matthias, potenziando un reparto dello staff tecnico. Il calcio è cambiato oggi, in Prima squadra ci sono quattro portieri più quelli della Primavera; per un solo preparatore è difficile per seguire la settimana di tutti. A maggior ragione avere una persona legata a questo ambiente, e che ha già lavorato con Matthias, penso possa essere solo una cosa che porta qualcosa di positivo al Verona. Anche Cataldi è molto legato al Club, sa chi siamo, penso sia un vantaggio per tutti, anche per il lavoro di mister Zanetti". Fonte: hellasverona.it
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